La cimicifuga, originaria del Nord America e ampiamente utilizzata dalle popolazioni indigene per scopi curativi, deve il suo nome al suo forte odore, tradizionalmente ritenuto irritante e repellente per le cimici.
Conosciuta anche come “erba delle donne”, la cimicifuga racemosa cresce principalmente in terreni umidi e poco soleggiati. Gli indigeni americani la impiegavano tradizionalmente per agevolare il parto, poiché agisce sugli ormoni sessuali femminili, in particolare gli estrogeni, svolgendo così una funzione endocrina.
In fitoterapia, oltre a questa azione endocrina, la cimicifuga viene utilizzata come antinfiammatorio, antireumatico e antidolorifico, risultando utile anche nel trattamento del mal di testa grazie alle sue proprietà antinfiammatorie.
Per quanto riguarda la menopausa e il ciclo mestruale, la cimicifuga contiene fitoestrogeni che agiscono in modo simile agli estrogeni, offrendo sollievo dai sintomi come le vampate di calore e gli sbalzi d’umore. Si consiglia di associare una dieta adeguata per ridurre tali disturbi.
È particolarmente consigliata per i dolori mestruali intensi, nota come dismenorrea (dolori associati al ciclo mestruale), e per l’agomenorrea (irregolarità del ciclo mestruale), caratterizzata da un ciclo mestruale scarso e indicata nel trattamento dei sintomi della sindrome premestruale come i dolori addominali e l’irritabilità.