Attenzione a particolari circostanze: l’assunzione prolungata di Kudzu è sconsigliata per coloro che hanno una storia familiare di cancro al seno, in virtù del suo contenuto di isoflavoni, che agiscono come fitoestrogeni. Allo stesso modo, è opportuno limitarne l’uso per chi presenta problemi alla tiroide o sta seguendo terapie ormonali.
In aggiunta, il suo impiego non è raccomandato durante la gravidanza o l’allattamento, come precauzione, data l’assenza di studi approfonditi sull’argomento. Sembra inoltre che vi siano possibili interazioni tra il Kudzu e alcuni farmaci; pertanto, è consigliabile informare il medico prima di avviare un trattamento concomitante.
Va notato che il Kudzu potrebbe influenzare il livello di glicemia nel sangue e l’uso protratto potrebbe recare danni al fegato. Per questi motivi, si raccomanda un utilizzo responsabile e la consultazione con un professionista della salute prima di intraprendere un trattamento a lungo termine.