L’ansia, un nemico incombente nella vita di molte persone, si manifesta con un “loop” di pensieri e tensione fisica, creando un impatto significativo sulla qualità della vita.
In questo articolo, esploriamo il mondo dell’ansia e rimedi naturali per combatterla.
Analizziamo i molteplici volti dell’ansia partendo dai disturbi comuni a esperienze più specifiche come gli attacchi di panico e la fobia sociale.
Tuttavia, anziché concentrarci esclusivamente sui tradizionali approcci farmacologici, ci immergeremo in un regno di soluzioni più naturali e olistici.
Un viaggio alla ricerca di rimedi naturali per ritrovare l’equilibrio mentale e il benessere interiore.
Affrontare l’ansia con rimedi naturali: un viaggio verso il benessere mentale
Definizione dello stato di ANSIA
L’anticipazione apprensiva di un pericolo futuro, è un fenomeno che può arrivare sia dal mondo interno che da quello esterno, secondo la definizione fornita dalla American Psychiatric Association (1994). Le persone affette da disturbi d’ansia spesso manifestano pensieri circolari, sensazioni di tensione e modificazioni fisiche, come l’aumento della pressione sanguigna.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5; American Psychiatric Association, 2013), i disturbi d’ansia si distinguono dalla normale paura per la loro eccessiva persistenza, superando comunemente i sei mesi di durata.
Questi disturbi possono manifestarsi in diverse forme:
Disturbo d’ansia generalizzato (GAD):
Le persone con GAD vivono con ansia costante, spesso senza riuscire a identificarne la causa specifica.
Secondo dati presenti nella letteratura scientifica, ben 265 milioni di individui nel mondo sono afflitti dal Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD).
Questi numeri mostrano una variazione significativa in relazione al livello socioeconomico, con l’ansia più diffusa nei paesi più industrializzati e ricchi rispetto a quelli in via di sviluppo.
Si evidenzia, inoltre, che il rischio di sviluppare un disturbo ansioso è minore nei paesi orientali e maggiore nelle nazioni coinvolte in conflitti bellici.
In generale, i disturbi ansiosi tendono a colpire principalmente le donne e i giovani.
Sintomi
I medici si avvalgono di specifiche linee guida come riferimento per formulare le diagnosi, le quali devono incorporare la maggior parte dei seguenti criteri:
Fobia sociale:
La fobia sociale, o ansia sociale, è un disturbo psicologico caratterizzato dalla paura di essere giudicati negativamente in situazioni sociali o durante lo svolgimento di un’attività.
Nel contesto dell’ansia sociale, il soggetto teme che le proprie prestazioni e comportamenti possano esporlo a valutazioni negative da parte degli altri, e talvolta questa paura è così intensa da manifestarsi con evidenti sintomi di fobia.
Anche in questo caso, il problema è piuttosto comune, colpendo tra il 3% e il 5% della popolazione generale e interessando principalmente le donne.
Le situazioni più temute da chi soffre di fobia sociale comprendono feste, cene, frequentazioni di locali, acquisti nei negozi, riunioni di lavoro e attività quotidiane svolte in presenza di altre persone, come conversare, mangiare, bere, scrivere, guidare, utilizzare il telefono o il computer.
Chi vive con l’ansia sociale può arrivare a vergognarsi della propria vergogna, sviluppando una sorta di “metavergogna”. Ad esempio, se percepisce di diventare rosso in viso, potrebbe vergognarsi del proprio rossore.
Questo disturbo può essere confuso con il disturbo d’ansia generalizzato, poiché entrambi presentano la paura di sentirsi imbarazzati o umiliati. Tuttavia, nel disturbo d’ansia generalizzato, questo timore non rappresenta la preoccupazione principale, a differenza della fobia sociale.
La causa della fobia sociale non è unica e potrebbe derivare da una combinazione di fattori genetici, psicologici ed ambientali.
Gli studi clinici suggeriscono diverse soluzioni: le terapie più efficaci includono la terapia comportamentale, il social skill training e la terapia cognitivo-comportamentale.
Il social skill training, o training per le abilità sociali, è un trattamento di gruppo che fornisce un ambiente protetto. Qui, il paziente ha l’opportunità di modificare la sua percezione sperimentando rapporti sociali con altri membri del gruppo e ricevendo feedback sul proprio comportamento.
Disturbo ossessivo compulsivo (OCD):
Mentre è ampiamente conosciuto che Nikola Tesla è stato uno dei più grandi inventori del XX secolo, forse non tutti sono a conoscenza delle numerose ossessioni che popolavano la sua mente, seguite da comportamenti tipici del disturbo ossessivo compulsivo.
Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti che sorgono improvvisamente nella mente del soggetto, come la paura di danneggiare qualcuno o contaminarsi, o l’esplorazione di interrogativi mentali.
D’altra parte, le compulsioni rappresentano atti mentali o comportamentali ripetitivi, finalizzati e intenzionali, come contare, pregare, ripetere parole o frasi, controllare, pulire o ordinare.
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla ricorrenza di pensieri ossessivi e dalla necessità di compiere comportamenti per mitigare l’ansia generata da tali pensieri.
Il DOC ha un’esordio precoce, manifestandosi nel 60-70% dei casi prima dei 25 anni, nel 15% prima dei 10 anni e nel restante 15% dopo i 35 anni.
Attacchi di Panico:
Oltre all’ansia, gli attacchi di panico rappresentano un disagio psicofisico che colpisce prevalentemente le donne rispetto agli uomini.
Si può considerare l’estremizzazione dell’ansia, rappresentandone la massima espressione. L’ansia diventa talmente paralizzante da impedire qualsiasi capacità di reazione, portando inevitabilmente a un auto-isolamento sociale progressivo. La paura di non riuscire a gestire i rapporti e la vergogna di essere giudicati sono le conseguenze evidenti.
Secondo le ultime statistiche, gli attacchi di panico coinvolgono il 3,5% della popolazione mondiale, con circa 10 milioni di persone in Italia che hanno vissuto almeno una volta un attacco di panico.
Le donne sono più vulnerabili agli attacchi di panico, con il doppio delle probabilità di essere colpite rispetto agli uomini.
I sintomi sono principalmente fisici, con un predominio di batticuore, sensazione di soffocamento, costrizione alla gola, instabilità, capogiri e vertigini.
Gli attacchi di panico si manifestano anche con tremori, sudorazione, vampate di calore e formicolii, accompagnati da una forte sensazione di ansia, angoscia e paura. La comparsa dei sintomi è improvvisa e inattesa, con una durata acuta di pochi minuti.
La percentuale di pazienti in cui il disturbo tende a scomparire spontaneamente varia tra il 12% e il 38%. Le cure con dimostrata efficacia includono la terapia farmacologica, basata su farmaci che agiscono sulla serotonina o sedativi, e la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
La combinazione di entrambe sembra essere la soluzione migliore, riportando la persona alla normalità in un periodo relativamente breve.
È benefico integrare a questa terapia l’esercizio fisico aerobico, come corsa, cyclette o danza (almeno tre volte alla settimana per 30 minuti), e si consiglia di evitare il fumo.
È ampiamente dimostrato che il fumo di sigaretta può peggiorare l’ansia e contribuire addirittura a scatenare attacchi di panico.
Sono stai individuati tre principali fattori individuati come cause dei disturbi d’ansia:
- Stili di Vita Intensi: ritmi lavorativi frenetici e abusi di sostanze psicotrope ( ovvero capace di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto) possono contribuire all’insorgenza dell’ansia.
- Ereditarietà: la predisposizione genetica può giocare un ruolo significativo nei disturbi d’ansia.
- Disequilibri chimici nel cervello: alterazioni di sostanze chimiche come noradrenalina e serotonina possono influenzare lo stato d’ansia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 400 milioni di persone vivono con frequenza significativa stati d’ansia. Questi possono manifestarsi con sintomi sia fisici che mentali, tra cui disturbi intestinali, tachicardia, tremori, crampi allo stomaco e incapacità di rilassarsi.
In Italia, otto milioni di persone affrontano stati d’ansia, mentre quattro combattono contro la depressione. Altri quattro devono affrontare problemi legati all’insonnia, e oltre un milione sono colpiti da affezioni post-traumatiche da stress.
L’ansia è un disturbo psicologico che porta a turbe, timori e preoccupazioni, anche in assenza di cause giustificate. Le radici di questo stato d’animo possono risiedere in una causa organica, come un malfunzionamento dei neurotrasmettitori che induce una risposta inadeguata ai potenziali pericoli, oppure in una causa psicologica, legata a traumi o stress, come lutti, separazioni o situazioni di pericolo di vita.
Secondo uno studio pubblicato su “Nature Neuroscience,” la paura è “codificata” nei circuiti neuronali, memorizzata nell’amigdala, e attivata dal Brain-derived neurotrophic factor (Bdnf), una molecola già nota.
La scienziata italiana Premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini fu la prima a indagare su questi fattori neurotrofici.
Affrontare l’ansia richiede un approccio olistico. Oltre alle terapie tradizionali, esistono rimedi naturali che possono offrire sollievo. Pratiche come la meditazione, l’esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata possono contribuire a gestire l’ansia.
Integratori a base di erbe, come la valeriana o la camomilla, sono noti per i loro effetti calmanti.
Rimedi naturali contro l’ansia
Intanto, va premesso che la migliore cura, anche se naturale, è quella prescritta da un medico esperto si integratori naturali complementari e deve essere personalizzata.
Detto questo, in natura esistono molte piante che vengono utilizzate per combattere l’ansia.
Valeriana, melissa, passiflora, escolzia e avena hanno un’azione rilassante e sedativa.
Per alleviare gli stati ansiosi vanno bene anche tiglio e biancospino, sia sotto forma di tisane sia di gemmoterapici, come pure è ottimo il miele a base di questi fiori, per dolcificare tisane antistress.
Perfino il cioccolato allontanerebbe l’ansia e sembrerebbe una fonte certa di buonumore!
Secondo una pubblicazione apparsa sul Journal of Proteome Research, 40 grammi di cioccolato fondente al giorno aiutano ridurre il livello di stress per chi soffre di ipertensione.
Numerosi nuovi studi confermano, infine, proprio le doti benefiche del cacao sulla psiche.
Il cioccolato, infatti, contiene numerose sostanze capaci di agire sul buonumore, come ad esempio l’anandamide, che stimola le percezioni sensoriali e l‘euforia, la teobromina, sostanza stimolante simile alla caffeina e la feniletilammina, molto simile alle endorfine, modulanti condizioni di serenità emotiva.
Combattere l’ansia con i Fiori di Bach
I Fiori di Bach (Edward Bach fu un noto batteriologo, medico e patologo inglese) si fondano su un principio fondamentale: la cura della malattia si manifesta attraverso il riequilibrio degli stati emotivi alterati.
La loro azione, infatti, tende ad amplificare le potenzialità innate della persona piuttosto che rivolgersi alle sole manifestazioni sintomatiche del suo problema.
Il disturbo psichico ha senz’altro cause organiche che possono essere farmacologicamente corrette, ma senza un intervento combinato anche sugli aspetti “spirituali” che lo connotano la terapia risulterà monca ed esso potrà facilmente ripresentarsi.
Il rimedio floreale ha questo scopo, agire in profondità sul nostro stato d’animo, facendoci prendere la giusta consapevolezza delle nostre innate capacità di espressione e riportando armonia ed equilibrio nei nostri comportamenti sociali.
Ma per trovare il fiore di Bach adeguato, bisogna comprendere le dinamiche di una personalità ansiosa.
Secondo un nuovo studio apparso sulla rivista “Current Biology“, le persone ansiose percepiscono il mondo in maniera diversa.
I principali segnali caratteristici di una persona ansiosa sono la risata isterica, i tic nervosi, la tachicardia, la depressione attiva e i disturbi maniaco-depressivi.
Sono i sintomi tipici dei soggetti che possono assumere Agrimony (l’agrimonia è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae) per esprimere al meglio le loro innate risorse e ritrovare equilibrio emotivo e armonia.
Agrimony è soprannominato anche “l’ansiolitico di Bach” perché è legato allo stato d’animo di ansia e tormento nascosti dietro una maschera di allegria. La sua affermazione positiva è: “Mi apro con fiducia agli altri ed esprimo armonia tra le mie luci e le mie ombre”.
… hanno, grazie alla loro forza delle loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre e di aprire i canali di comunicazione col nostro Io Spirituale; di inondare la nostra spiritualità con le virtù di cui abbiamo bisogno e di purificare con ciò le carenze caratteriali che sono all’origine della nostra sofferenza. … Per questo tramite esse ci danno pace e ci liberano dalle sofferenze. …”.
Edward Bach
Ultimo aggiornamento 2024-10-29 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API